Carie radicolare? Una patologia molto diffusa nella popolazione adulta

Nonostante la carie sia in diminuzione, specie tra i giovani, sembra essere invece in rapida ascesa negli over 60 anni.

Questo fatto in primo luogo è dovuto all’allungamento della vita media e alla maggior volontà di curare i propri denti.

Nell’adulto, rispetto al giovane, cambia la posizione delle lesioni cariose. Al di sopra dei 50 anni si ritrovano molto spesso sulla superfici radicolari, in particolare nello spazio tra dente e gengiva.

Intercettare il processo distruttivo della carie è piuttosto difficile, perché la rapidità dell’evoluzione della carie porta all’ampliamento di una lesione a cui prende parte anche la polpa dentale. Nei casi più gravi può addirittura determinare la frattura dell’elemento dentale.

I fattori di rischio per lo più associati alla crescita di carie della radice dentale sono la precedente comparsa di carie e l’esposizione delle superfici radicolari.

Dobbiamo però menzionare la xerostomia, ovvero il ridotto flusso salivare, spesso determinato dall’assunzione di medicinali, che determina la prevalenza di carie radicolare.

Il ridotto flusso della saliva, associato allo scarso controllo della placca batterica, può essere una delle cause della comparsa di carie radicolari.

I fattori citati, uniti all’esposizione della superficie radicolare, dovuta alla detrazione gengivale e alla precedente elevata comparsa di carie, vanno presi in grande considerazione nei trattamenti di prevenzione che il paziente con più di 60 anni dovrà intraprendere insieme al proprio dentista.