In condizioni normali il solco gengivale misura da 1 a 3 mm, ma, in caso di parodontite c’è la presenza di una vera e propria “tasca” che supera i 5 mm (una tasca di 4 mm può essere ancora considerata fisiologica, ovvero normale, ma richiede un maggiore sforzo da parte del paziente per mantenerla pulita).
La tasca parodontale può essere fonte di infezioni e, nei casi più gravi, può portare alla perdita del dente: è dunque molto importante prevenire tale patologia o intervenire per tempo.
Il sondaggio va svolto con un un apposito strumento, una sonda parodontale millimetrata con una punta smussata, che serve a misurare la profondità di eventuali tasche parodontali.
È dotata di una punta di circa 1 mm di diametro e di marchi colorati che evidenziano ogni millimetro (da 1 fino a 15).
Durante il sondaggio, la sonda parodontale viene spinta in maniera delicata all’interno della tasca fino a incontrare una resistenza.
Viene poi mossa al suo interno per esplorare la condizione della gengiva intorno al dente. Per riuscire a sondare in maniera accurata è necessario mantenere la sonda parallela rispetto all’asse dentale.
In alcuni casi l’introduzione della sonda può provocare sanguinamento, indice della presenza di un’infiammazione sul fondo della tasca.
Per ogni dente è necessario eseguire 6 misurazioni, che vanno poi riportate su una cartella parodontale: una specie di cartina dove si può osservare la profondità dei sondaggi attorno a ciascun dente.
Il test viene in seguito abbinato a un esame radiografico endorale, per collegare la valutazione clinica con quella riguardante l’osso residuo che si trova intorno alle radici dei denti.
In caso di parodontite è necessario iniziare una terapia mirata per le tue gengive: igiene orale, scaling, laser, ozonoterapia, biostimolazione e chirurgia parodontale.
Guarda questo video del dr. Maini dove vengono spiegati i benefici della terapia laser sulle malattie gengivali.
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